Sabato 8 marzo, nello spazio espositivo della Casa natale di Antonio Gramsci, con inizio alle ore 18.00, ospiteremo, per il secondo anno, uno spin-off del festival cinematografico internazionale Al Ard.
Al Ard Film Festival, giunto quest’anno alla ventunesima edizione, è una manifestazione organizzata dall’Associazione Amicizia Sardegna Palestina che mira a diffondere la cultura e l’arte palestinese e araba attraverso le opere di artistǝ, siano essǝ arabǝ o provenienti da qualsiasi parte del mondo, che hanno scelto di raccontare una storia sulla Palestina o su tematiche arabe utilizzando documentari e altri generi filmici.
Il festival ospita ogni anno registǝ internazionali ed offre al numeroso pubblico una visione dettagliata di una parte del mondo così vicina alla Sardegna, ma poco conosciuta. Nato come un piccolo evento locale nel 2002, Al Ard è diventato negli anni uno tra gli eventi sul mondo arabo più seguiti nel Sud Europa. il suo successo ha contribuito a far diventare Cagliari una meta per gli appassionati di cinema arabo.
Alla XXI edizione, tenutasi al Teatro Massimo di Cagliari dal 25 febbraio al primo marzo, sono stati presentati 21 film in concorso su Palestina e mondo arabo provenienti da tutto il mondo, più quattro lavori fuori concorso che ne hanno arricchito la proposta artistica. Finanziato dalla Regione Autonoma della Sardegna, Al Ard Film Festival continua a rappresentare uno spiraglio di resistenza ai meccanismi di profitto che caratterizzano anche l’industria culturale.
L’appuntamento di sabato ad Ales sarà un’occasione per vedere insieme alcuni corti presentati durante l’ultima edizione, incontrare i volontari della Associazione Amicizia Sardegna Palestina e discutere con loro della condizione drammatica in cui si trova il popolo palestinese.
I FILM
Deferred reclaim di Abdallah Motan, Palestina 2024
Durante il genocidio ancora in corso e alla luce del fenomeno della detenzione dei corpi dei martiri tenuti nei frigoriferi e non restituiti ai familiari, pratica che l’occupazione conduce dal 2015, il regista del film entra nei corridoi delle case dei familiari e descrive i sentimenti che le madri provano a causa della loro assenza.
Il film è risultato vincitore della sezione Documentari Cortometraggi. Leggi la notizia sul sito della RAI.
Vibrations from Gaza di Rehab Nazzal, Palestina / Canada 2023
La regista offre uno sguardo sulla vita delle giovani generazioni con disabilità uditiva cresciute sotto l’embargo e le continue aggressioni israeliane nella striscia di Gaza occupata. La narrazione è trasmessa efficacemente attraverso le voci dei bambini, che descrivono la loro percezione sui bombardamenti, sulla distruzione e sul ronzio dei droni. Inoltre, il film solleva il problema se la loro condizione di salute sia da attribuire a cause naturali o all’uso da parte di Israele di armi pesanti, tra cui quelle soniche.
NOTE BIOGRAFICHE
Abdallah Motan ha iniziato la carriera come fotografo nel 2012, collaborando con diverse organizzazioni dei media in Palestina. Successivamente, è passato alla fotografia video, collaborando con registi televisivi e cinematografici come direttore della fotografia. Ha inoltre documentato culture diverse con viaggiatori arabi in Cina, Tanzania e Venezuela. Il suo obiettivo è quello di creare esperienze cinematografiche singolari esplorando culture differenti. Nel 2017, per documentare la lotta palestinese, ha co-fondato la Fondazione Qamat di cui è stato vicepresidente fino al 2024. Durante il suo incarico alla Qamat, ha diretto diversi cortometraggi documentari, tra cui RPG Children (2022) che ha vinto il premio per il miglior cortometraggio documentario al Tyre Film Festival in Libano nel 2023, e Deferred Reclaim che ha vinto il Premio della Giuria al Festival Cinema Vérité di Teheran nel 2024. Il regista è stato arrestato dalle forze di occupazione israeliane il 13 gennaio 2025 e condannato a sei mesi di “detenzione amministrativa” senza processo né accuse.
Rehab Nazzal è un’artista ed educatrice multidisciplinare palestinese-canadese con sede a Montreal, in Canada, e a Betlemme. Nel suo lavoro si focalizza sugli effetti della violenza coloniale sui popoli, sulla terra e su altre forme di vita non umana nella Palestina colonizzata. Le sue fotografie, i video, i suoni e le installazioni sono stati esposti e proiettati non solo in Palestina e in Canada ma anche in ambito internazionale. Attualmente è Postdoctoral Fellow presso la Concordia University di Montreal e docente presso la Dar Al-Kalima University di Betlemme. Ha creato diversi cortometraggi al confine tra documentario e video-arte, tra cui Dima, A Night at Home, Canada Park, Bodies in Motion, Mourning e Bil’in.
L’iniziativa di Ales è organizzata in collaborazione con l’associazione Amicizia Sardegna Palestina, con il contributo della RAS – Assessorato della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport – e con il patrocinio del Comune di Ales.
La locandina