Sabato 4 novembre alle 18.00 ad Ales, nello spazio espositivo della Casa Natale di Antonio Gramsci, in Corso Cattedrale 14, sarà proiettato il documentario Stonebreakers, del regista romano Valerio Ciriaci da diversi anni di stanza negli Stati Uniti.
L’iniziativa, organizzata dalla Associazione culturale Casa natale Antonio Gramsci ODV, grazie alla disponibilità del Circolo del Cinema Laboratorio28 di Cagliari, è la seconda tappa di un mini tour di proiezioni che vedrà il regista Ciriaci e il produttore Isaac J. Liptzin presentare il loro film anche il 3 novembre a Carbonia (a cura de La Fabbrica del Cinema – Società Umanitaria) e il 5 a Cagliari (a cura di Laboratorio28).
Il film di Ciriaci racconta la “battaglia” sui monumenti storici negli Stati Uniti, scossi dalle rivolte del movimento Black Lives Matter, nei mesi successivi all’uccisione di George Floyd e durante la campagna elettorale per le elezioni presidenziali del 2020: un conflitto culturale che travolge statue di Cristoforo Colombo, confederati e padri fondatori, e mette in discussione il racconto mitico americano. Esplorando un panorama memoriale in trasformazione, Stonebreakers interroga il rapporto tra storia e lotta politica in un’America che, mai come oggi, è chiamata fare i conti con il proprio passato.
Il film, che è stato presentato in anteprima internazionale alla 63° edizione del Festival dei popoli di Firenze, nel novembre del 2022, si avvale della produzione della Awen Films, fondata nel 2013 dallo stesso Valerio Ciriaci con Isaak J. Liptzin.
Liptzin è anche direttore della fotografia. Il montaggio è di Andrea Fumagalli e le musiche originali sono di Francesco Venturi.
Oltre a quella al Festival dei Popoli, che ha visto Stonebreakers ricevere la menzione speciale come Miglior documentario italiano, numerose sono le partecipazioni a importanti festival e premi tra cui i Nastri d’argento 2023, l’IFF di Boston 2023, il Brooklyn Film Festival 2023, l’History Film Festival di Rijeka dove è stato premiato come migliore produzione di un documentario indipendente.
Parlando del suo film il regista ne ha raccontato la genesi: “Quando l’onda delle proteste del Black Lives Matter si è riversata per le strade delle maggiori città americane a New York avevo da poco messo in pausa la produzione di un documentario sul mito di Cristoforo Colombo e sulle controversie legate alla celebrazione del Columbus Day. Con l’arrivo della pandemia il tema sembrava finito in secondo piano. Ma ho dovuto ricredermi subito, quando abbatterono la prima statua di Colombo durante le proteste per l’uccisione di George Floyd. Ho deciso in quel momento di allargare lo sguardo del film e di affrontare il nodo della memoria americana nella sua totalità“.
Inoltre, in riferimento alle intenzioni del film, ha precisato: “Stonebreakers è sia la testimonianza di una stagione straordinaria che un contributo a un dibattito pubblico sul ruolo della memoria e della public history. Fare i conti con il passato non significa congelarlo dentro un monumento, ma affrontarlo, riaprirlo alla discussione e continuare ad attualizzarlo. Mi auguro che questo film possa incoraggiare il suo pubblico a condividere questa responsabilità e a immaginare monumenti che non rappresentano solo eroi armati a cavallo che si impongono dall’alto di un piedistallo, ma che esprimano una storia di cui siamo al tempo stesso spettatori, interlocutori e critici protagonisti”.
Alla proiezione seguiranno gli interventi di Valerio Ciriaci e di Isaak J. Liptzin. La discussione verrà coordinata da Paolo Licheri dell’Associazione culturale cinematografica Band Apart, altra partner della manifestazione.
L’iniziativa è organizzata grazie il contributo della RAS – Assessorato della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport – e ha il patrocinio del comune di Ales.