Si è svolta ieri, sabato 29 aprile, nello spazio espositivo della Casa natale di Antonio Gramsci, la cerimonia di premiazione della XVIII edizione del Premio Letterario Antonio Gramsci.
Alla manifestazione, oltre ai vincitori e ad un folto pubblico, hanno partecipato i/le componenti della giuria: il presidente prof. Salvatore Zucca, la prof.ssa Ester Cois, il prof. Sandro Dessì, la prof.ssa Laura Stochino, lo scrittore Mauro Tetti e la scrittrice Ilenia Zedda; la prof.ssa Lea Durante era invece in collegamento telematico da Bari.
L’annuncio dei lavori premiati è stato preceduto dall’intervento del vice sindaco di Ales, Lino Trudu, che ha sottolineato l’importanza del ruolo svolto dalla associazione Casa natale come presidio culturale.
La giuria ha selezionato le opere seguenti:
– Sa mala messadora di Gianni Loy per la Poesia inedita in Lingua sarda – “Premio Peppino Marotto”.
– I popoli scomparsi di Guido Mattia Gallerani, pubblicato nel 2020 dalla casa editrice Pequod per la Poesia edita in lingua italiana – “Premio Maria Fenu”
– Bentu del libertadi di Giampaolo Pisu per il Racconto inedito in lingua sarda.
– Annile, ovvero la falsa fiaba della montagna di ferro del giovane Edoardo Mantega per la sezione Romanzo o raccolta di racconti inediti in lingua italiana – “Premio Augusta Miscali”. Questo premio è offerto dalla Associazione per Antonio Gramsci di Ghilarza.
– Sulle tracce di Gramsci in Puglia (1928 – 1933) riscoprendo l’antifascismo pugliese di Vito Saracino per la Saggistica – “Premio Giorgio Baratta”
– Inchiostro Vivo di Lorenzo Nessi per la sezione Fumetto.
La giuria ha anche stabilito di attribuire una menzione al romanzo Io mi ribello di Caterina Peschiera e ai saggi Ai Margini della Storia. I nuovi gruppi sociali subalterni nella globalizzazione capitalistica. Una riflessione a partire dai Quaderni del Carcere di Antonio Gramsci di Andrea Fedeli, e Gramsci e Darwin di Gian Cosimo Grazzini.