Sabato 02 aprile, alle 18:00, nella Casa natale di Antonio Gramsci ad Ales si terrà la presentazione del volume “Non siete stati ancora sconfitti”. Ne parleranno Alessandra Marchi, ricercatrice del Dipartimento di Scienze politiche dell’ Università di Cagliari e Gennaro Gervasio, professore associato di Storia dei Paesi Islamici presso il dipartimento di Studi Umanistici dell’Università Roma Tre.
“Non siete stati ancora sconfitti”, pubblicato dall’editore Hopelfulmonster, è la prima traduzione italiana (a cura di Monica Ruocco) degli scritti del blogger e attivista Alaa Abd el-Fattah, uno dei protagonisti della rivoluzione di piazza Tahrir del 2011. Il libro esce grazie a una rete internazionale di editor e giornalisti, alla famiglia dell’autore, ad Amnesty International che da anni segue il caso dello giornalista egiziano tuttora in carcere, ad ARCI e alla collaborazione con la casa editrice Fitzcarraldo di Londra che lo ha pubblicato contemporaneamente nella traduzione inglese. Un volume in grado di restituire la drammatica situazione dell’Egitto nelle cui carceri si stimano siano reclusi oltre 60.000 detenuti politici e di coscienza, sottoposti a torture, esecuzioni capitali, ingiusto processo e lunghi periodi di detenzione preventiva, in palese violazione dei diritti umani e civili.
Alaa Abd el-Fattah, nato nel 1981 al Cairo, è entrato per la prima volta in prigione a 25 anni, nel 2006. Le autorità egiziane lo avevano arrestato durante una manifestazione pacifica al Cairo. Divenuto la figura simbolo della dissidenza egiziana, ha trascorso gli ultimi sei anni praticamente sempre dentro una cella, privato anche dei libri e della carta per scrivere. È considerato da Amnesty International un ‘prigioniero di coscienza’, il più noto tra le decine di migliaia di detenuti politici nelle carceri egiziane. Figlio della più importante famiglia egiziana di attivisti e difensori dei diritti umani e civili, Alaa incarna un’intera generazione di giovani egiziani che mettono la propria vita e la propria intelligenza al servizio del diritto alla dignità, individuale e collettiva.
L’iniziativa è organizzata dall’Associazione culturale casa natale Gramsci in collaborazione con la Biblioteca comunale e il GramsciLab dell’Università di Cagliari, con il contributo della Regione Autonoma della Sardegna ed il patrocinio del Comune di Ales.
La locandina